
Ecco gli incentivi a disposizione nel 2025 per abbattere la spesa di acquisto di un nuovo climatizzatore, tra Ecobonus, detrazioni fiscali del 50% e contributo diretto.
Guida alla detrazione del climatizzatore
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Quattro bonus condizionatori da utilizzare​
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Se vuoi acquistare un climatizzatore con i bonus statali questo è il momento giusto. Come indicato dalla Legge di bilancio 2025, fino alla fine di quest'anno sono disponibili diversi incentivi da utilizzare in alternativa che ti permettono di abbassare notevolmente i costi di acquisto:
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detrazione fiscale 50% con Ecobonus;
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detrazione fiscale 50% per ristrutturazioni edilizie;
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detrazione fiscale Bonus mobili;
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Conto termico 2.0.
​A seconda della situazione di partenza (in particolare se si tratta di una sostituzione o dell’installazione di un nuovo condizionatore, potrai scegliere l’incentivo per te più conveniente e ottenere una detrazione dalle tasse fino al 50% oppure un parziale rimborso delle spese.
Chi acquista un climatizzatore può beneficiare, inoltre, dell’IVA agevolata al 10%.

Detrazione fiscale con Ecobonus
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Per promuovere l’efficientamento energetico delle abitazioni private e degli immobili di proprietà delle imprese, lo Stato ha previsto l’Ecobonus, un’agevolazione che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2027 (con aliquote decrescenti) e che permette di detrarre dalle tasse le spese per molti interventi di efficientamento.

​​Tra questi interventi c’è anche l’installazione dei climatizzatori a pompa di calore reversibili in grado di raffrescare in estate e riscaldare in inverno.
Questo bonus non è legato alla ristrutturazione dell’abitazione, ma è necessario, però, che si tratti di una sostituzione di un precedente impianto di climatizzazione invernale con un sistema reversibile ad alta efficienza come i climatizzatori Vitoclima in classe A+++ (devono rispettare coefficienti minimi di prestazione COP ed EER come indicato nell'Allegato F del decreto 6 agosto 2020).
È richiesta l’asseverazione di un tecnico che certifichi proprio tale incremento del livello di efficienza energetica dell’edificio. Inoltre, entro 90 giorni dall'installazione e dal collaudo bisogna trasmettere all’Enea tutti i documenti necessari con i dati del sistema installato.
La prima novità 2025 è l'abbassamento dell'Ecobonus dal 65% (valido fino al 31 dicembre 2024) al:
50% nel caso di abitazione principale (fino al 31 dicembre 2025). Aliquota che si abbassa al 36% per il 2026 e 2027
36% nel caso di altre abitazioni, es. seconda o terza casa (fino al 31 dicembre 2025). Aliquota che si abbassa al 30% per il 2026 e 2027
La seconda novità è legata al fatto che la detrazione massima è in funzione del reddito:
Fino a 75.000 euro di reddito annuo la detrazione massima di spesa prevista è pari a 30.000 euro per unità immobiliare
Da 75.000 euro a 100.000 euro la detrazione annua massima scende a 14.000 euro (nel caso di 3 o più figli a carico) o a 7.000 euro (nel caso di nessun figlio a carico)
Oltre i 100.000 euro la detrazione annua massima passa a 8.000 euro (con 3 o più figli a carico) o a 4.000 euro (nessun figlio a carico)
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Grazie all’Ecobonus è possibile detrarre fino al 50% dell’importo speso spalmando la detrazione in dichiarazione dei redditi in 10 anni.
E' stato poi mantenuto il limite di spesa (massimali di costo), che, per quanto riguarda i condizionatori/climatizzatori (pompa di calore aria-aria di tipo split) equivale a 720 euro/kWt.
Va ricordato che i massimali non comprendono: IVA, Prestazioni professionali, opere relative all'installazione e manodopera per la messa in opera dei beni.
Nelle spese detraibili, invece, sono comprese anche quelle relative al tecnico progettista e le eventuali opere murarie e idrauliche

Detrazione fiscale 50% (recupero patrimono edilizio)
Sfruttando il Bonus Casa, invece, come privato puoi installare un condizionatore almeno in classe A+ come intervento di manutenzione straordinaria sulla singola unità immobiliare.
In questo caso è prevista la detrazione fino al 50%, sempre da spalmare in 10 anni in dichiarazione dei redditi.
’agevolazione si può utilizzare anche senza sostituire necessariamente il precedente impianto di climatizzazione invernala. La detrazione, infatti, è valida anche se si acquista un condizionatore come nuova installazione oppure per integrare l’impianto di riscaldamento esistente.
Il limite massimo di spesa per il Bonus ristrutturazioni è pari a 96.000 euro, quindi la detrazione massima è di 48.000 euro (nel caso di aliquota 50%).
Come per l'Ecobonus, anche nel Bonus Casa 2025 il massimale delle detrazioni è stato diversificato in base a:
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Tipologia abitazione: abitazione principale 50% per il 2025, 36% per il 2026 e 2027; altra casa 36%, 30% per il 2026 e 2027;
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Reddito: ad esempio, i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro non possono beneficiare del massimale di 96.000 euro, ma nei loro confronti è prevista una riduzione calcolata in base al numero di figli a carico (vedi tabella sopra Ecobonus)

Bonus Mobili
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L’installazione di un condizionatore è agevolabile anche con il Bonus mobili riservato ai privati che hanno eseguito (o stanno eseguendo) un intervento di ristrutturazione.
Il bonus mobili dà diritto a una detrazione del 50% delle spese per mobili e grandi elettrodomestici, ed è possibile richiederlo anche nel caso si acquisti un climatizzatore a pompa di calore in classe A+ o superiore.
Il limite per il 2025 è stato mantenuto a 5.000 € (quindi 2.500 € di detrazione).
Il Bonus mobili è conveniente quando si ristruttura casa e non si vuole “intaccare” il budget di 96.000 € agevolabile con il Bonus ristrutturazioni.
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Cosa bisogna fare per ottenere il Bonus Condizionatori?
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Usufruire dei bonus fiscali è molto semplice:
Paga l'intervento di installazione (condizionatore + manodopera) con "bonifico parlante", indicando nella causale: il riferimento alla normativa, il codice fiscale di chi effettua il pagamento e la partiva IVA/codice fiscale del beneficiario (chi ti installa il condizionatore);
conserva tutta la documentazione (ricevute, scontrini, ecc.) e consegnala al tuo commercialista o al centro CAF a cui ti affidi per la dichiarazione dei redditi.
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I dati relativi all'importo speso verranno inseriti dal CAF o dal commercialista nelle apposite sezioni dedicate alle spese detraibili dall'IRPEF (o dall’IRES nel caso delle aziende) e ti consentiranno di ottenere una riduzione sulle tasse nei 10 anni successivi, con rate annuali di pari importo automaticamente detratte dall’imposta dovuta.
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I dati relativi all'importo speso verranno inseriti dal CAF o dal commercialista nelle apposite sezioni dedicate alle spese detraibili dall'IRPEF (o dall’IRES nel caso delle aziende) e ti consentiranno di ottenere una riduzione sulle tasse nei 10 anni successivi, con rate annuali di pari importo automaticamente detratte dall’imposta dovuta.
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Devi solo assicurarti di avere una sufficiente “capienza” IRPEF, ossia un ammontare di tasse da pagare sufficiente ad assorbire la detrazione, che altrimenti sarà persa in parte.
Cosa scrivere nella causale del bonifico detrazione 50% condizionatori?
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Per effettuare un bonifico parlante che consente di beneficiare della detrazione fiscale del 50% per l'acquisto di condizionatori, la causale del bonifico deve contenere informazioni specifiche:
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Causale del versamento: Indicare che si tratta di un pagamento ai fini di ottenere la detrazione fiscale per interventi di recupero del patrimonio edilizio.
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Codice fiscale del beneficiario della detrazione
Partita IVA o codice fiscale del beneficiario del pagamento (es. il venditore o l'installatore del condizionatore).
Esempio di causale:
Acquisto condizionatore ai fini della detrazione fiscale per recupero edilizio, art. 16-bis del DPR 917/1986, CF [codice f
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Per effettuare un bonifico parlante che consente di beneficiare della detrazione fiscale del 50% per l'acquisto di condizionatori, la causale del bonifico deve contenere informazioni specifiche:
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Causale del versamento: Indicare che si tratta di un pagamento ai fini di ottenere la detrazione fiscale per interventi di recupero del patrimonio edilizio.
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Codice fiscale del beneficiario della detrazione
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Partita IVA o codice fiscale del beneficiario del pagamento (es. il venditore o l'installatore del condizionatore).
Esempio di causale:
Acquisto condizionatore ai fini della detrazione fiscale per recupero edilizio, art. 16-bis del DPR 917/1986, CF [codice fiscale del beneficiario], P.IVA [partita IVA o codice fiscale del venditore].
Conto Termico 2.0
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Conto Termico 2.0 come alternativa
In alternativa ai bonus fiscali puoi optare per gli incentivi del Conto Termico 2.0, che promuove gli investimenti in efficienza energetica e produzione di energia rinnovabile termica in abitazioni private, condomini e pubblica amministrazione.
Acquisto condizionatore ai fini della detrazione fiscale per recupero edilizio, art. 16-bis del DPR 917/1986, CF [codice f
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È possibile usufruire delle agevolazioni del Conto Termico, però, solo se si installa il condizionatore in sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente, così come avviene con l'Ecobonus.
In questo caso non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un vero e proprio rimborso di buona parte della spesa. L'entità del rimborso dipende da diversi fattori, tra i quali le prestazioni energetiche del sistema e il luogo dell’installazione, ma in generale si può risparmiare anche più di metà della somma.
Il rimborso viene effettuato tramite bonifico bancario, direttamente sul tuo conto corrente, in 2 o 5 rate annuali. Per importi sotto i 5.000 €, però, il pagamento avviene in un’unica soluzione.
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